La protezione della biodiversità è ora riconosciuta come una sfida planetaria. Le comunità bentoniche marine mediterranee, come ad esempio i reef biogenici, rappresentano uno degli habitat più minacciati principalmente a causa dei disturbi umani.
Nel contesto delle crescenti pressioni umane, risulta fondamentale monitorare sia su scala spaziale sia su scala temporale la composizione di tali comunità. I reef biogenici, generalmente presentano una biodiversità molto più elevata a causa della loro maggiore complessità strutturale. Tali habitat infatti, compresi tra i 20 e 200 m di profondità, sono considerati degli hot spot di biodiversità. Ciononostante, attualmente, oltre l’80% delle specie mediterranee che abitano questi habitat sono sconosciute. Le specie criptobentiche, che vivono nascoste in fessure tra le rocce e che sono geneticamente distinte ma morfologicamente simili sono tra le specie più sconosciute.
I metodi molecolari, in particolare gli approcci di DNA barcoding e metabarcoding, offrono un grande potenziale per comprendere la ricchezza delle specie e, quindi, per monitorare la biodiversità. Talvolta, questi strumenti di sequenziamento di nuova generazione, veloci e facili, superano il lento e difficile riconoscimento tassonomico delle morfospecie, la cui difficoltà risulta essere ancora maggiore per le specie criptiche. D’altra parte, gli approcci che utilizzano i barcoding database (BOLD-System, Genbank) possono generare percentuali elevate di dati mancanti e di errori nell’assegnazione nell’identificazione della specie. La tassonomia integrativa rappresenta quindi uno strumento fondamentale per prevenire entrambi questi errori e per creare database locali da utilizzare nello sviluppo di un monitoraggio efficace della biodiversità.
CoMBoMed mira a promuovere un nuovo gruppo di lavoro europeo in grado di combinare l’identificazione delle specie molecolari (tramite DNA barcoding) con l’identificazione morfologica per sviluppare un database esaustivo del macrobentos mediterraneo che potrebbe integrare e migliorare i barcoding database universali (ad esempio, BOLD-System, Genbank) e gli inventari online delle specie marine.
Basandosi sulle conoscenze e sull’esperienza dei partner invitati sull’identificazione delle specie e sulle tecniche molecolari, CoMBoMed mira a:
Organizzato da Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali (BIGEA), Università di Bologna e da Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali in Ravenna (CIRSA) con il supporto Fondazione Flaminia
Per informazioni contattare: Dott.sa Federica Costantini, Università di Bologna, federica.costantini@unibo.it, +39 0544 937311, mob +39 333 6967820; Via S. Alberto 163, I-48123 Ravenna, Italy
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