From a “divided” to an “enlarged” Europe: an assessment (1989-2019)

Palazzo Verdi, via Pasolini 23, Ravenna, Italy

From 2nd to 6th September 2019 Palazzo Verdi will host the international seminar 

What is about?

The Seminar’s aim is to reflect and try to draw up a double assessment: the first, thirty years after the fall of the Berlin Wall as a political symbol of the end of the long parenthesis that had artificially divided Europe in two since the Second World War; the second, fifteen years after the great enlargement of the EU, institutional sign of this reunification.
Has this resulted in the structure of common European citizenship? What and how many differences still separate the so-called “old” Europe from the so-called “new” Europe? Can cultural heritage be a vehicle for building such citizenship? Is the widespread feeling of Euroscepticism so closely linked to what factors? Political? Economical? Cultural? Ethical?
These are some of the questions that will be addressed by the interventions during the Seminar, which will have as its main objective to stimulate debate and actively involve all its participants.

Who can participate?

  • Students of the International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage second cycle Master Degree (Ravenna Campus – Bologna University): 20 places without tuition fee 
  • Bachelor, Master and PhD students from other courses/Universities: 15 places, tuition fee 150€

 

How can I participate?

Applications are to be sended to: l.ranieri@unitus.it; dbc.convegni@unibo.it;

Please, specify if you are a student of the International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage Master or not.

Apply now! Deadline: 19th August 2019 / until all available places are taken.

 

Download here the program

 


Una settimana di studio, riflessione e approfondimento sui temi del processo di integrazione europeo e in generale sull’evoluzione politica, economica, sociale e culturale dell’Europa a trent’anni dal crollo del Muro di Berlino e a quindici dal “grande allargamento” del 2004. Questi, in breve, gli obiettivi ambiziosi del September Seminar (tutto in inglese vista l’alta partecipazione di studenti internazionali), che si svolgerà dal 2 al 6 settembre a Ravenna, nelle aule universitarie di Palazzo Verdi.

Nato da un’idea scientifica maturata all’interno del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna e realizzato grazie al sostegno economico del Comune di Ravenna (Assessorato alle Politiche Comunitarie) e della Fondazione Flaminia, il seminario accoglierà fino ad un massimo di venti studenti iscritti al primo e secondo anno della Laurea Magistrale in International Cooperation on Human Rights and Cultural Heritage del Campus di Ravenna e fino ad un massimo di quindici studenti universitari e dottorandi regolarmente iscritti nell’Ateneo bolognese o in altri atenei italiani ed esteri.

Le cinque giornate affronteranno in maniera tematica alcuni nodi giudicati essenziali per comprendere l’evoluzione del processo di integrazione.

Il primo giorno sarà dedicato alla storia delle idee e alla crisi del liberalismo di matrice euro-atlantica.

Il secondo si concentrerà sulla dimensione dell’evoluzione delle culture politiche europee, con particolare attenzione ai casi francese e tedesco, con gli interventi di Michele Marchi e Giovanni Bernardini, che da anni lavorano su questi temi a livello internazionale. La sessione del secondo giorno sarà poi impreziosita dalla partecipazione di Giovanni Orsina, storico della Luiss e opinionista per noti talk televisivi oltre che per il quotidiano La Stampa.

Il terzo giorno affronterà il tema degli spazi e dell’evoluzione geopolitica dell’Europa con, tra gli altri, gli interventi del geografo e docente del Campus di Ravenna Mario A. Neve e della politologa A.M. Medici, la quale descriverà l’evoluzione storico-politica della sponda sud dell’area mediterranea e le sue interazioni con il processo di integrazione europea.

Il quarto giorno sarà dedicato invece all’evoluzione socio-economica del processo di integrazione, con particolare attenzione da un lato ai temi dell’austerità, soprattutto applicata agli anni della crisi dell’area euro. Dall’altro sarà trattato diffusamente il tema delle politiche di coesione, grazie al contributo di un’esperta sul campo come P. Magnatti, già consulente per Nomisma e per la Commissione europea su questo tema così cruciale per l’Europa dell’est e per quella del sud.

L’ultimo giorno sarà ancora dedicato ad un confronto tra gli spazi e le cosiddette differenti aree di integrazione. Lo storico dell’Università di Siena D. Pasquinucci, tra le altre cose cattedra J. Monnet per gli studi sull’integrazione, offrirà una panoramica sul punto di vista dei Paesi della cosiddetta “vecchia Europa”, nei confronti della “nuova”, cioè dei Paesi dell’ex area sovietica. M. Puleri dell’Università di Bologna e I. Agardi (Institut for Social and European Studies Foundation di Budapest) si concentreranno appunto su questa cosiddetta “nuova Europa” e sulle difficoltà di interazione e integrazione, così come evidenziato dalle recenti tensioni in particolare tra Bruxelles e Budapest e Varsavia.

La settimana sarà impreziosita da altri due focus molto importanti.

Il 3 settembre la Dr.ssa E. Medeghini (Comune di Ravenna), esperta di fondi europei e rapporto tra enti locali ed istituzioni europee, affronterà con gli studenti l’importante connessione tra sviluppo locale e dimensione europea e globale. Il 4 settembre e il 6 settembre, l’architetto S. Teston (Flaminia), lavorerà con gli studenti del September Seminar, per un’applicazione a livello locale e nel processo di recupero di alcune aree urbane di Ravenna della declinazione di cittadinanza europea. In questo senso il seminario si contraddistingue per la sua triplice dimensione: locale, nazionale ed europea.

Sempre il 4 settembre, dalle 18, il Seminar offre anche un’occasione di dibattito e riflessione pubblica con una tavola rotonda, in italiano, dedicata sempre agli studenti ma soprattutto aperta a tutta la cittadinanza, nella quale si confronteranno sui temi del processo di integrazione europea personalità quali R. Balzani (dell’Università di Bologna), S. Holland (già parlamentare europea per il partito Laburista inglese e consulente del presidente della Commissione J. Delors) e R. Prodi (già presidente del Consiglio e soprattutto presidente della Commissione dal 1999 al 2004), oltre ad amministratori locali del Comune di Ravenna.

In definitiva il September Seminar, in questa sua prima edizione, si propone di diventare un appuntamento di approfondimento universitario ma allo stesso tempo di dibattito pubblico nel tentativo di fare del Campus di Ravenna un centro di riflessione sui temi del processo di integrazione e sul suo necessario ripensamento, nel tentativo di strutturare una consapevole e matura cittadinanza europea.

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