Inaugurato il corso di laurea in Medicina e chirurgia a Ravenna

“Siate esigenti con noi e con il territorio, stimolateci sempre a migliorare”. E ancora: “Da adesso in poi lavorate per mantenere sempre viva la curiosità che è il vero motore di ogni esperienza formativa. Abbiate coraggio e cuore. Sono sicuro che il nostro investimento su di voi è ben riposto”. Sono le parole emozionanti che il Magnifico Rettore Francesco Ubertini ha rivolto agli studenti di Medicina e chirurgia in occasione della presentazione ufficiale del corso di laurea alla città”.

Ubertini ha ricordato come “il 18 febbraio scorso il Cda di Ateneo aveva approvato l’attivazione del corso di laurea a Forlì e a Ravenna e venerdì 21 era stato firmato l’accordo con gli enti locali. Sabato 22 decidemmo di sospendere le lezioni a causa del Covid. Mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessimo chiuso l’accordo quel venerdì. La determinazione che abbiamo avuto ci ha attirato quella fortuna che ci ha permesso di concludere l’iter per portare Medicina in Romagna prima che tutto si chiudesse e il mondo cambiasse inesorabilmente.

Oggi celebriamo l’avvio del corso di laurea a Ravenna  e questa iniziativa avrà lo stesso impatto e portata di quando trent’anni fa l’Alma Mater e la Romagna decisero di avviare il decentramento e iniziare il loro percorso insieme. Da allora grandi passi in avanti sono stati fatti in molti campi; mancava ancora il capitolo ‘salute’.

Ed eccoci in un momento storico, all’inizio di un percorso molto ampio che sarà multidisciplinare e certamente territoriale. Non vogliamo infatti replicare ciò che già c’è a Bologna. L’obiettivo è di realizzare in Romagna un grande laboratorio a cielo aperto nei temi della salute, la prima azienda ospedaliera universitaria in Italia, un unicum per quanto riguarda il nostro Paese”.

Ubertini ha quindi ricordato che “tutto questo è stato possibile grazie alla determinazione, generosità e lungimiranza del territorio, tutto questo è stato possibile perché la Regione e l’Ausl hanno creduto nel progetto fin dall’inizio, il Comune di Ravenna lo ha sposato  immediatamente e ci sono stati attori fondamentali sul territorio come Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Ior, Gruppo Villa Maria, e Fondazione Flaminia che lo hanno supportato facendo uno straordinario gioco di squadra.

Non era scontato che questo avvenisse, che si realizzasse questo straordinario sodalizio e oggi potessimo coronare questo grande sogno”.