Vent’anni dopo l’11 settembre, ciclo di incontri Aspettando Universalmente

La pandemia non ha fermato il mondo’: è questo il titolo della seconda edizione di Universalmente, festival del sapere e dell’attualità, promosso da Fondazione Flaminia in collaborazione con Dipartimento di Beni Culturali, sotto la direzione scientifica del prof. Michele Marchi, coordinatore del corso di laurea in Società e culture del Mediterraneo.
La kermesse, che si terrà in primavera e avrà quest’anno una anteprima straordinaria giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 ottobre, mira a leggere l’attualità attraverso la speciale lente dell’approfondimento universitario.

Grazie al coinvolgimento dei docenti dei corsi di laurea del Campus di Ravenna, il festival intende porsi come l’occasione in cui l’università mette i suoi saperi a disposizione della cittadinanza. Dibattiti, seminari e tavole rotonde saranno i canali con cui i docenti e i ricercatori ravennati dialogheranno con ospiti di altri atenei italiani o del mondo, esponenti del giornalismo, della politica o del lavoro per offrire occasioni di approfondimento non scontato e non banale sui grandi temi che riguardano la politica, la storia e la società del nostro tempo.

Obiettivo della rassegna, in questa seconda edizione, è riflettere sul mondo del post pandemia e del dopo emergenza sanitaria, entrando nelle pieghe dell’auspicata transizione. Se infatti abbiamo vissuto settimane di apparente stasi, in realtà scienza, cultura e politica non si sono fermate, al contrario in alcuni casi hanno subito un’ulteriore accelerazione.

Ecco perché il festival avrà una premessa autunnale tutta dedicata all’Afghanistan e più in generale al mondo a vent’anni dal drammatico 11 settembre 2001, dettata dall’esigenza di riflettere su gli ultimi eccezionali eventi che hanno ulteriormente complicato il quadro politico ed economico internazionale.

Si parte dunque giovedì 7, si prosegue venerdì 8 e si conclude sabato 9 ottobre con ’Vent’anni dopo l’11 settembre: quale dis-ordine mondiale?’, ciclo di tre incontri volti a comprendere come è cambiato il mondo dal crollo delle Torri Gemelle.

Ad aprire l’anteprima, giovedì 7 ottobre alle 18, sarà Antonio Giustozzi, ricercatore alla London School of Economics of Political Science e autore di numerosi saggi e articoli (collaboratore di Repubblica) sull’Afghanistan e in particolare sul multiforme mondo dei talebani. Si parlerà di terrorismo internazionale e di come nell’area compresa tra l’Afghanistan e il Pakistan mai come nei prossimi anni si decideranno gli equilibri tra Asia, Africa ed Europa.

Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences Po Parigi, americanista esperto di Stati Uniti, Guerra Fredda e Storia globale del XX secolo, sarà invece il protagonista del secondo incontro, venerdì 8 ottobre alle 18, e si soffermerà sul presunto o reale declino degli Stati Uniti e sul definitivo realizzarsi di quello che da tempo è stato presentato come la fine del lungo secolo americano.

Entrambi gli incontri saranno trasmessi online, nel primo sarà l’ambasciatore Patrizio Fondi a dialogare con Antonio Giustozzi. Nel secondo sarà Michele Marchi ad interloquire con Mario Del Pero.

Aldo Ferrari, storico, armenista e slavista, concluderà invece con un appuntamento in presenza che si terrà sabato 9 ottobre alle 11 presso la Casa Matha, nel quale si concentrerà sul ruolo della Russia, tra Mediterraneo orientale, area caucasica e Afghanistan sullo sfondo della fine dell’illusione unipolare e dell’avvio di una nuova possibile competizione bipolare Usa-Cina.

Dopo la tre giorni di incontri, l’appuntamento con Universalmente tornerà in primavera con una rassegna dedicata agli assi portanti alla base del progetto di ripartenza post-pandemica, in particolare del continente europeo, cioè il rilancio sul fronte digitale e della sostenibilità ambientale. Il tema sarà declinato seguendo le principali anime dell’insediamento universitario ravennate, ovvero giuridica, medica, ambientale, storica e della tutela del patrimonio e dei diritti umani.

Per informazioni e iscrizioni: www.fondazioneflaminia.it/universalmente