Una caccia al tesoro per le vie, i palazzi storici e i monumenti della città. Per conoscere i luoghi magici di Ravenna attraverso i personaggi che l’hanno vissuta, esplorata, amata e odiata: da Byron a Dante, da Oscar Wilde a Galla Placidia, Giuseppe Garibaldi e Gustav Klimt. A raccontare questa esperienza, inserita nell’ambito delle Giornate ravennati dell’Anno europeo del patrimonio culturale, è Iana, volontaria Sve, autrice dell’iniziativa.
“Avevo già organizzato una caccia al tesoro a San Pietroburgo nel Museo delle bambole dove mi sono occupata per un periodo di organizzare eventi formativi e ricreativi. La possibilità di proporla a Ravenna mi sembrava fantastica perché congeniale alla cultura e alla storia che si respira da queste parti.
L’idea era di costruirla lungo un percorso a tappe coincidenti con i luoghi più significativi della città: Palazzo Teodorico, via Galla Placidia, via Gamba, piazza Anita Garibaldi, i giardini pubblici e la Darsena di città.
Poi di creare indizi, quiz ed enigmi legati ai personaggi storici passati o ispirati proprio da questi luoghi e da questa città: da Oscar Wilde a Herman Hesse, da Lord Byron a Gustav Klimt. Di qui il nome pensato per l’evento: ‘Chi è passato di qui?’
Capite che, con un simile materiale di lavoro, anche tutta la preparazione per me è stata super appassionante: io per prima ho scoperto curiosità, aneddoti, avventure, amori, tradimenti, passioni che hanno interessato queste grandi figure storiche e che in diversa maniera hanno avuto Ravenna come comune denominatore.
La caccia al tesoro era aperta a tutta la città, ma alla fine a partecipare sono stati per lo più studenti universitari che, giocando in squadre, si sono dimostrati molto preparati, all’ altezza della città dove stanno vivendo i loro anni di studio.
La fase di gioco è stata davvero coinvolgente: per procedere nelle tappe le squadre hanno risolto quiz sui mosaici di Ravenna e sulla letteratura, hanno indovinato opere d’arte, hanno composto puzzle e risolto cruciverba ed enigmi.
Inizialmente ho temuto di aver creato indizi troppo difficili, ma i partecipanti hanno trovato le soluzioni giuste velocemente e senza chiedere l’aiuto (che secondo le regole era permesso utilizzare due volte). Tutti hanno dimostrato intelligenza, creatività, intraprendenza e le capacità di lavorare in team.
La competizione tra le squadre è stata molto forte: c’era una gran voglia di vincere.
Nella tappa finale ho avuto un dubbio sul nome dei vincitori perché due squadre sono arrivate contemporaneamente. Ho deciso di determinare il vincitore calcolando gli enigmi e i quiz risolti, dopodiché è diventato chiaro che vincitrice era la squadra ‘arancione’. I ragazzi sono stati veramente bravi. Poi mi hanno detto che questo gruppo, avendo tanta volontà di essere primo, non ha perso un minuto, correndo da una tappa all’ altra e utilizzando al massimo le loro capacità sia intellettuali che fisiche.
C’era anche una squadra furba che ha utilizzato non solo l’intelligenza ma anche la creatività. All’ ultima tappa questo gruppo è venuto in bici dicendo che non era vietato dal regolamento, e in effetti era vero. Fortunatamente sono arrivati terzi, perciò non ho dovuto decidere se era vietato utilizzare la bici o no. Comunque ho apprezzato il loro approccio creativo e ingegnoso sulla possibilità di essere più veloce.
Dopo la caccia al tesoro è seguita la premiazione e abbiamo festeggiato con un aperitivo in Darsena PopUp. I vincitori hanno ricevuto un buono da spendere in libri. Tutti i partecipanti hanno avuto anche un librettino con l’illustrazione delle persone celebri e la descrizione di ciò che li lega a Ravenna per approfondire le curiosità scoperte durante il gioco.
È stata un’esperienza indimenticabile.
Voglio ringraziare per l’aiuto e appoggio tutte le mie colleghe, che hanno supportato la mia proposta e mi hanno aiutato a sviluppare quest’idea. Ognuno ha contribuito con qualcosa di suo per arricchire questo evento e renderlo speciale.
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