Scienziata. E invece no

di Michela Casadei

L’avevamo lasciata a Oslo alle prese col Dna antico, proiettata verso la carriera di scienziata dell’arte. La ritroviamo oggi alla vigilia di una nuova avventura, l’esordio da imprenditrice come co-fondatrice di ProfilCultura-Formazione, primo annuario italiano online che raccoglie tutte le offerte formative in ambito culturale. Giulia Graffi racconta il percorso che l’ha portata fino a qui, tra sperimentazioni, incontri e scoperte.

Giulia Graffi e Filippo Dompieri, fondatori di profilcultura-formazione.it

“Ho studiato per cinque anni quello che la scienza ci può aiutare a vedere nelle opere d’arte, imparando ad applicare tecniche e utilizzare strumentazioni per analizzare dal punto di vista chimico e fisico tutti i componenti di un oggetto artistico.
Bene, quindi fai la scienziata, mi direte voi. E invece no”.

Torniamo all’inizio di questa storia: come sei arrivata alla scelta di frequentare S.Co.Re?

“Tutto ha avuto inizio a Torino. Ero iscritta al Corso Tecnologie per i Beni Culturali, sotto la facoltà di scienze MFN. Classica scena da terzo anno di laurea triennale: preparazione tesi, ultimi esami, e soprattutto ricerca di un percorso futuro. Un giorno per caso alla sede di geologia, in aula studio, uno studente mi accenna a un corso di laurea magistrale internazionale a Ravenna “che dicono sia molto interessante”. Faccio mille ricerche e trovo  S.Co.Re, Science for the Conservation-Restoration of Cultural Heritage.

Direi che è stato il punto di inizio di due anni di università bellissimi e arricchenti sia dal punto di vista personale sia culturale e scientifico“.

Cosa ti ricordi di quegli anni?

Nel mio percorso di studi ho incontrato moltissime persone che mi hanno ispirato, facendo sì che la mia curiosità aumentasse sempre di più. Ricordo in particolare una di queste, Thomas Calligaro del CNRM di Parigi, che per una settimana intera ha tenuto un corso sulla PIXE (Proton Induced X-ray Emission).
Penso ci abbia trasmesso il vero significato di ricerca o almeno, per me è stato così:

uno scienziato dell’arte è un professionista che indaga un oggetto da ogni suo punto di vista, per identificarlo partendo dalle interazioni tra le particelle che lo compongono, fino alle sue decorazioni superficiali per collocarlo in un contesto storico e culturale ben preciso e studiarne la storia della cultura a cui appartiene.

Come sei arrivata all’idea di cambiare rotta e fare l’imprenditrice?

“Forse per caso o forse seguendo il comune (ed efficacissimo) principio dell’esclusione. Quando non sai cosa esattamente ti piace fare (perché ti interessano più cose allo stesso tempo) ma sai riconoscere benissimo quello che non ti piace e crei così la tua stessa strada. Quello che è successo dopo la laurea magistrale è una lunga storia di sperimentazione, viaggi, e cambiamenti. Per qualche mese del 2015 sono stata a Parigi nei laboratori di archeogenetica del Musée de l’Homme, imparando basi di bioinformatica da Céline Bon, una scienziata brillante ma soprattutto un’ottima insegnante. Poi ho iniziato un’esperienza di ricerca scientifica in Norvegia, che mi ha cambiato la vita perché mi ha rivelato quello che non volevo veramente fare ed essere nella vita. Ed è così che una mattina di febbraio di due anni fa sono partita da Oslo per ritornare in Italia, con una valigia piena di nuove idee e progetti”.

È lì che è nato ProfilCultura?

“Lì è iniziata una nuova fase della mia vita, che mi ha portato a studiare Management tra due bellissime città: Venezia e Parigi.
A Parigi, finito il percorso formativo, io e Filippo Dompieri, mio amico e collega di master, abbiamo pensato che sarebbe stato utilissimo portare in Italia un servizio che in Francia funziona benissimo per tutti quelli che cercano informazioni su formazione e opportunità di lavoro nella Cultura, ProfilCulture.
Forti di questa convinzione e supportati dall’azienda francese, siamo riusciti a creare la versione italiana ufficiale dei due siti francesi: Profilcultura-Formazione e ProfilCultura-Lavoro. È partito dunque profilcultura-formazione.it, un sito che presenta tutti i corsi, richiesti per diventare professionisti della cultura, dalle professioni manageriali, a quelle creative, performative ecc.

È il sito che offre tutte le informazioni a chi vuole iniziare un percorso universitario (cosa studiare? in quale città? che tipo di formazione? ) e ai professionisti che vogliono integrare le loro competenze con corsi specifici.
A breve partirà anche ProfilCultura-Lavoro, il grande portale dedicato alle opportunità di lavoro nei settori della cultura: arti dello spettacolo, arte, architettura, artigianato, design, audiovisivo, web e multimedia, beni e politiche culturali, edizione, stampa, comunicazione e insegnamento”.

Che consiglio daresti agli studenti di oggi. Con quale stato d’animo affrontare il mondo del lavoro?

“Direi quello che continuo a dire a me stessa a ora, non sentendomi così distante dal momento in cui ho finito il mio percorso: di imparare a gestire i momenti di ansia con uno spirito positivo e sfruttare le incertezze della vita come ottime occasioni per crescere professionalmente, imparare a prendere decisioni e seguire l’istinto”.

Commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contatta il responsabile di quest'area?

Michela Casadei