Lo sapevate che esiste la formula della cultura?
A metterla a punto sono state Adele Iasimone e Laura Solla, due laureate al Campus di Ravenna, rispettivamente in Beni culturali e Tecore, ideatrici del progetto sm-Art People, una community online che si occupa di comunicazione web in ambito culturale.
“L’idea ci è venuta proprio quando eravamo studentesse. Ci siamo accorte che noi dell’ambito culturale eravamo più indietro dei nostri colleghi di altre facoltà. Faticavamo a reperire informazioni, a scaricare foto. Era come se la cultura in quanto tale dovesse restare immobile, chiusa ed estranea a forme di divulgazione, tanto più quelle di ultima generazione, e non capivamo perché”.
Poi la risposta è arrivata. “Se dici cultura, in Italia dici Medioevo, quanto a comunicazione. Divulgare la cultura fa paura. Nel nostro Paese è un problema andare al museo e fare un selfie. Altrove la priorità è giustamente riempire i musei, da noi invece…si vive adagiati sulla convinzione che abbiamo il patrimonio massimo di beni artistici e monumentali al mondo e per questo non si deve far nulla”.
“Di lì abbiamo creato sm-Art people, acronimo di social media of art, che mette in risalto la nostra propensione per le nuove tecnologie applicate all’arte, e people, che rappresenta il cuore della filosofia in cui crediamo, ovvero le persone, ma che hanno studiato l’arte e la cultura, le uniche secondo noi che si possono prendere cura di questo settore perché ‘ce l’hanno dentro’ e ne sanno restituire il valore”.
Dopo la laurea, nel 2010, Adele e Laura hanno iniziato un percorso, si sono specializzate in tecnologie applicate ai beni culturali e management, e oggi offrono consulenze e servizi offline e online a chi si occupa di cultura.
“Vorrei essere per i musei – scherza Adele – un po’ quello che Gordon Ramsay è per le cucine ‘da incubo’: offrire consulenze e aiutare queste istituzioni ad aprirsi, migliorarsi, valorizzarsi”.
Le sm-Art people si rivolgono principalmente agli operatori museali o della cultura promuovendo un cambiamento di pensiero profondo:
“Non basta il pezzo da novanta per attirare visitatori, occorre imparare a comunicare, affidarsi alle tecnologie web e a professionisti della comunicazione che vengano sempre dal mondo della cultura”.
Ma non dimenticano gli studenti: “Per loro organizziamo incontri nelle sedi universitarie.
Troppo spesso – racconta Laura – li troviamo arresi: studiano con la rassegnazione che saranno disoccupati e accettando l’idea che, come li sentiamo spesso dire: male che vada cambierò settore! A loro diciamo: provateci e credeteci, se questa è la vostra passione! Non aspettate che la cultura vi chiami, dovete essere voi a portare il vostro valore alla cultura iniziando a maturarne la consapevolezza fin dagli anni dell’università”.
E la formula della cultura quindi? Secondo Adele e Laura si basa sulle ‘4C’ di Curiosare, Creare, Condividere e Comunicare, “i verbi chiave per noi determinanti nello studio, nelle analisi e nei progetti che portiamo avanti”. ‘Le 4C della cultura’ sono anche il ciclo di incontri ora in programma a palazzo dei Congressi, che Adele e Laura hanno ideato per raccontare la loro visione di cultura e creare uno spazio di dibattito sulle potenzialità delle tecnologie applicate alla sfera culturale.
Prossimo appuntamento martedì 17 marzo.
Commenti