Nel favoloso mondo di Iana

di Iana Meisner

Benvenuta Yana, nuova volontaria SVE (Servizio Volontario Europeo), proveniente da San Pietroburgo, che per un anno offrirà il suo prezioso contributo a Fondazione Flaminia. Con questa nuova rubrica, che curerà personalmente, ci farà entrare nel suo ‘favoloso mondo’, vedere con occhi emozionati cosa ci circonda, e forse tornare un po’ bambini, quando eravamo tutti sognatori, principesse, cavalieri e regine. 

Il giorno del mio arrivo a Ravenna, il 1 marzo 2018, non lo dimenticherò mai! E’ stato un giorno straordinario, perché nel giorno in cui in Russia, il mio paese, inizia la primavera, a Ravenna nevicava. Come ho saputo dopo, la neve a Ravenna non è un fenomeno abituale e l’ultima volta che aveva nevicato in città era stato diversi anni fa. Il mio arrivo è stato un motivo per gli scherzi “La neve, chissà, per caso l’hai portata tu con il volo dalla Russia?!?”.

Primo giorno a Ravenna

Poi tutta la settimana il cielo è stato grigio, ha piovuto quasi continuamente. Ma tutto è cambiato l’ 8 marzo, il giorno della festa delle donne. Per me questo giorno è stato veramente speciale, perché è stata la prima volta da quando sono qui in Italia che mi sono sentita con tutta la mia anima nella bellissima Ravenna, un mondo completamente diverso dal posto dove vivevo prima, e ho sentito la felicità di trovarmi in un luogo favoloso!
Sotto la luce del sole, Ravenna è cambiata completamente! E’ diventata colorata e festosa, luminosa ed accogliente.

Durante l’8 marzo a Ravenna le donne possono visitare gratis molti musei e per me è stata un’ottima possibilità per scoprire la ricchezza culturale di Ravenna. Essendo museologa, mi ha fatto piacere poter conoscere i monumenti storici e mosaici bizantini. Trovo assolutamente logico che la facoltà dei beni culturali dell’Università di Bologna (dove studiano le mie coinquiline) si trovi qui, a Ravenna. Perché Ravenna è la città dove vive la cultura e la storia, dove si trovano moltissimi monumenti patrimonio UNESCO.

Appena sono arrivata a Ravenna ho notato che in molte abitazioni sono appese alcune targhe in mosaico con l’immagine di un fiore e la scritta “Ravenna città amica delle donne”. Ho poi saputo che si tratta di un simbolo della lotta contro la violenza alle donne. La cosa interessante è che proprio nel giorno delle donne, l’8 marzo, ne ho trovate veramente tante! Sembrava che la città mi desse il benvenuto e mi volesse far sentir felice. Il caso ha poi voluto che una di queste targhe in cui mi sono imbattuta casualmente fosse anche la sede de la “La casa delle donne!”, l’associazione che protegge le donne e i loro diritti.
Ho un’impressione, che Ravenna sia la città la più femminile che esista! Forse lo spirito dell’Imperatrice Teodora ancora esiste nell’aria e protegge tutte le donne che vivono qui, chissà .

Prima dell’Italia non mi piaceva assolutamente la festa delle donne. Mi sembrava sempre che fosse assolutamente inutile e assurda, perché non pensavo al significato di questa festa, ma qui, a Ravenna, tutto ha preso un senso speciale, e, finalmente, ho capito profondamente il significato di questo giorno non solo in generale, ma anche per me stessa con la mia esperienza personale.

Per me è un grande onore essere un Servizio volontario europeo per Fondazione Flaminia. Quando ho visto dalla finestra dell’ufficio appesa fuori la bandiera dell’Università di Bologna con la scritta “Alma mater” e anche le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea mi sono sentita fiera e felice di essere qui, di essere una parte di questa città e di questa Fondazione. Nonostante io non sia studentessa, questa Fondazione per me è davvero come Alma Mater, è un posto dove è iniziata una vita nuova per me. Adesso spiego perché per me è così importante, e mi sento così felice, come una bambina. Sono venuta da un paese abbastanza chiuso nei confronti dell’Europa, in cui è difficile trovare progetti europei disponibili per noi giovani; ho sentito parecchie volte frasi tipo: “Non è possibile che tu riesca a trovare un progetto in Italia, è un mito che si può fare l’attività culturale all’estero! Per te l’unica possibilità di vedere il mondo è trovare un uomo ricco!”.

Ma per me era chiaro, non volevo cercare un uomo. Volevo raggiungere i miei obbiettivi da sola. Non mi sono arresa, non ho smesso di sognare e non ho smesso di cercare… (non l’uomo come mi consigliavano tutti)! E ho fatto bene, perché fortunatamente ho trovato Fondazione Flaminia, dove mi hanno dato la possibilità di fare le cose che davvero mi piacciono! Oserei dire, che partecipare al servizio volontariato europeo è il migliore regalo dal destino che ho abbia mai ricevuto.
Perciò il giorno 8 marzo a Ravenna, città delle donne, è stato un momento molto importante nella mia vita. È il giorno in cui mi sono completamente innamorata di questa città, della sua gente e della vita stessa.

La città di Ravenna è veramente piccola, ma questa piccola bella città ha in sé un grande universo, il proprio mondo dentro! È una città che ha il proprio cuore e anima. È bella, è fiera, è sicura di sé (ma non vanitosa), educata, ed è veramente gentilissima, proprio come i suoi abitanti! Ravenna è semplicemente una città in gamba 🙂

Yana in piazza del popolo

La città della cultura, la città dell’arte, la città della storia, la città dei Bizantini, la città di Teodora, la città di Dante, la città dei mosaici, la città delle piadine e delle biciclette, la città degli studenti, delle persone gentili e veramente “la città amica delle donne”! E adesso è un’amica mia!

 

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