Erasmus a Londra, tra arte e tazze di tè

di Giulia Coroneo

Un anno fa sono partita per Londra dove per 4 mesi dovevo svolgere il tirocinio post laurea all’interno del programma Erasmus+ alla Galleria d’Arte del Barbican Centre.

Quella mattina all’aeroporto di Pisa mi sentivo incredibilmente tesa: ero contenta per l’opportunità che mi era stata data certo, ma anche molto preoccupata perché avrei dovuto vivere da sola in una città enorme e sconosciuta, interagendo in inglese h24. Quando i miei genitori mi hanno salutata al gate, mi è scesa qualche lacrimuccia. Partire per questa esperienza è la scelta migliore per me? –mi sono chiesta- Come mi troverò in Inghilterra? Non potevo sapere allora, in quel momento di totale spaesamento, che era l’inizio di una delle esperienze più belle della mia vita.. e credetemi non sto esagerando!

Il tirocinio
Per prima cosa voglio parlarvi della mia esperienza di tirocinio, ovvero la ragione per cui sono volata in Inghilterra. Si è trattato di una vera e propria sfida alla mia insicurezza: dover interagire in inglese con colleghi madrelingua mi intimoriva non poco, e non nascondo che spesso mi sono sentita inadeguata. Anche il lavoro in galleria non è stato facile: ho collaborato con il team addetto alla progettazione ed apertura della mostra Into the night: cabarets and clubs in modern art. Spesso non è stato facile stare al passo dei compiti assegnati ed il clima che precede l’apertura di una mostra non è certo dei più distesi. Ma da loro ho imparato tanto, l’apertura della mostra – a cui avevo lavorato sodo da luglio a ottobre- è stata un’emozione indescrivibile, ho ricevuto molto supporto da alcuni colleghi che hanno capito le mie difficoltà iniziali di interazione e non mi hanno mai fatto mancare un sorriso.

La città
Che dire, Londra è entrata nel mio cuore. Credo di averla vissuta al massimo, come una trottola… che non si ferma mai! Ho girato gran parte della città, in metro, a piedi, in bus, in traghetto. Ho visitato Buckingham Palace e ho preso un tè nei giardini della regina. Ho passeggiato nei meravigliosi parchi londinesi (sempre con un bicchiere di tè in mano) e visitato innumerevoli mostre d’arte (ogni settimana inaugurano qualcosa di nuovo). Sono salita sullo Sky Garden, da cui si gode una meravigliosa vista della città ed ho camminato nelle romantiche vie di Notting Hill. Per non parlare delle innumerevoli passeggiata a Covent Garden, in assoluto il mio posto preferito di Londra, e delle splendide gite a Cambridge, Stonehenge e Canterbury. Insomma le cose da fare sono infinite, annoiarsi è impossibile, la città offre infinite possibilità di divertimento, per tutti i gusti.

 

Le ragazze del convitto
Quando riguardo le migliaia di foto che ho fatto durante il mio soggiorno londinese, mi rendo conto che la mia esperienza, che valuto al massimo e per la quale mi sento molto fortunata, non sarebbe stata la stessa se non l’avessi vissuta e non avessi condiviso quei momenti con le ragazze del convitto, con cui ho abitato, che sono diventate care amiche e sono state un punto di riferimento per me. Abbiamo condiviso pasti, chiacchiere, tante risate ed ovviamente abbiamo vissuto insieme la città. Non ci conoscevamo, ognuna di noi proveniva da un paese diverso – Italia, Spagna, Canada, Sud America, Francia, Germania, Australia, Hong Kong e non solo- avevamo età ed esperienze diverse ed eravamo a Londra per i motivi più disparati … eppure la sintonia fra noi è stata perfetta!

Ringrazio ancora Educazione all’Europa e Fondazione Flaminia per l’opportunità di partire che mi hanno dato. Ho imparato certamente molto riguardo al lavoro che viene svolto in una galleria d’arte ma ho imparato anche molto di me. Mi sono scoperta coraggiosa ed aperta ad esperienze nuove. Non sono mancati i momenti di disagio e difficoltà, ma fanno parte anche quelli del gioco. Posso dire con certezza che l’interazione e lo scambio con altre culture che è alla base dei progetti come Erasmus+ ti apre la mente e ti arricchisce.

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