Scienziato delle coste, da Ravenna alla California

di Frederico Scarelli

Mi chiamo Frederico Scarelli, sono nato 35 anni fa in Brasile. Quando avevo 19 anni mi sono trasferito a Ravenna dove ho vissuto per 13 anni e dove ho compiuto tutto il mio percorso accademico: laurea in Scienze ambientali, master e dottorato di ricerca.

Frederico Scarelli

Oggi vivo a San Diego in California e lavoro come Senior Scientist presso la Coastal Enviroments, Inc. I nostri principali progetti sono legati a ricostruzione di ambienti costieri come lagune, reef artificiale e dune. Lavoriamo anche a progetti di monitoraggio ambientale e studi tecnici per la valutazione dell’innalzamento del livello marino e i suoi impatti su costruzioni che fronteggiano l’oceano. Progetti molto simili a quelli a cui ho avuto la fortuna di partecipare durante i miei studi a Ravenna all’interno del gruppo IGRG (Integreated Geoscience Research Group) guidato dal prof. Giovanni Gabbianelli e assistito dal prof. Luigi Cantelli.

Al prof. Gabbianelli , in particolare, ma anche agli altri docenti che ho avuto a Scienze ambientali, devo il professionista che sono oggi. E’ stato straordinario avere la possibilità  di partecipare mentre studiavo a tanti progetti in Italia e nel mondo: dalla Bosnia Erzegovina, all’India, dalla Tunisia al Kazakhstan. Oggi credo che non sarei quello che sono senza questa esperienza formativa a Ravenna.

Frederico, Gabbianelli e Cantelli in Brasile

L’idea di andare a San Diego è nata da una conversazione con un amico d’infanzia in Brasile una volta concluso il dottorato a Ravenna. Lui mi disse che San Diego era un posto simile a me e io stesso, dopo alcune ricerche, raccolsi solo buone referenze sulla città, comprese numerose opportunità lavorative legate ai miei studi in scienze ambientali. Quindi ho deciso di comprare il biglietto per l’aereo e poi, fortunamete consigliato da amici, mi sono iscritto a una scuola d’inglese che mi ha anche permesso di ottenere il visto da studente con durata di un po’ più di un anno.

Una volta a San Diego, frequentavo la scuola d’inglese la mattina e durante il tempo libero facevo volontariato nelle scuole con ONG ambientali per non smettere di ragionare sui miei interessi accademici. Passavo tutto il pomeriggio a cercare connessioni e agganci con l’università. In questo periodo in cui ero alla ricerca di un’opportunità academica a San Diego, la cosa che mi ha colpito di più era quanto era tenuta in considerazione la mia formazione in Italia e soprattutto quanto rispetto suscitasse il fatto che mi ero laureato all’UNIBO e sto parlando di una delle migliori università americane e uno dei miglior istituti di oceanografia al mondo quale è lo Scripps U.C. San Diego. Questo mi ha fatto sentire orgoglioso di aver studiato all’UNIBO e mi ha dato ancora più certezza che studiare Scienze Ambientali a Ravenna è stata la migliore scelta che potessi fare.

Dopo quasi 8 mesi e tanti ‘no’ sia da professori che aziende, incluso quello per fare un volontariato dentro l’università che consisteva solo in spaccare rocce, con i miei risparmi quasi ormai agli sgoccioli, e facendo molti chilometri in bici ogni giorno poiché non avevo l’auto, le cose hanno cominciato a cambiare. Un giorno d’agosto, mentre mi trovavo in un bar vicino all’università, ho visto che al piano superiore c’era un ufficio con la targa Coastal Environments, Inc. Arrivato a casa, sono andato a cercare il loro sito e ho scoperto che era l’azienda perfetta per me. Si occupavano di tutto quello che avevo studiato. Quindi ho scritto un paio di email e incrociato le dita. Poi però, niente.

Fino a che, dopo un paio di settimane, una domenica sera, ero nello stesso bar, e ho notato che nell’ufficio la luce era ancora accesa e qualcuno stava ancora lavorando. Quindi ho finito la mia birra e ho deciso di salire e bussare alla porta: nel mio povero inglese di allora ho detto “ciao”, il tipo dentro ha detto “ciao, hai bisogno di qualche cosa?”, ho detto “ho visto la targa Coastal Environments lì fuori. Lavorate sulle zone costiere?”. Lui, “si! E tu? che fai?”. Ho detto: “ho appena finito mio post-doc in gestione delle zone costiere all’UNIBO in Italia!”. Lui: “Italia? Ho lavorato a Venezia e mi è piaciuto tantissimo. Vieni qua ti faccio vedere i lavori fatti”. Lui era il presidente della azienda, e si chiamava Hany Elwany, un ricercatore dell’Università di San Diego impegnato sui processi costieri e delle lagune costiere del sud della California. Devo ammettere che quando ho messo i piedi dentro l’ufficio, ho sentito che era quello che faceva per me, la migliore opportunità che potessi trovare. Una volta entrato nel suo ufficio abbiamo parlato per un’ora, lui mi ha illustrato i progetti a cui stava lavorando legati all’innalzamento del livello marino a San Francisco, mi ha dato il suo biglietto da visita e mi ha detto di tornare quando volevo.

Dopo una settimana mi sono presentato con alcuni lavori scientifici sul Kazakhstan recuperati dalla mia tesi magistrale e che si relazionavano con il suo progetto, e lui era ancora più interessato al punto che ha commentato che se cambiavo il mio visto, mi avrebbe assunto. Fu così che contattai un avvocato e chiesto le possibilità di cambiare il mio visto. Un giorno, quando stavo andando via dal suo ufficio, Hany ha ricevuto un lavoro di ingegneria costiera fatto in Messico e quindi tutto in spagnolo e mi ha chiesto se parlavo la lingua. E la fortuna ha voluto che io la parlassi. In quel momento lui aveva bisogno di me, era la mia occasione. Allora le conversazioni sul visto sono diventate più serie. Quello fu un periodo molto impegnativo poichè non avevo l’auto e giravo in bici, comprendo ogni giorno quasi 30 km al giorno tra scuola, ufficio e casa. Un periodo che però mi è piaciuto moltissimo e che è durato da ottobre 2017 fino a marzo 2018 quando finalmente ho ottenuto il mio visto temporaneo e sono stato assunto alla Coastal Environments, Inc.

 

La bici di Frederico

Nello stesso periodo in cui sono stato assunto, le agenzie di supporto alla Scienza in California —Sea Grant, CA—hanno emesso un bando per finanziare ricerche sulle coste californiane. In quel momento ho pensato ai progetti a cui avevo partecipato a Ravenna per il recupero delle dune costiere. Quindi io con la mia esperienza vissuta a Ravenna e Hany con la sua conoscenza delle coste californiane, insieme abbiamo iniziato a ricercare la possibilità di proporre un progetto per il recupero delle dune costiere usando ingegneria naturale o living shorelines, come viene chiamato qua, e che negli ultimi anni sta tornando molto popolare. Dopo un breve periodo di ricerca abbiamo identificato una zona naturale quasi alla frontiera con il Mexico dove esiste una delle più grande wetland del sud della California e in cui si trovano dune costiere altamente degradate. Dopo aver definito le metodologie e nuove tecniche da applicare nel progetto, abbiamo sottoscritto il bando. Alcuni mesi dopo il progetto è stato selezionato e oggi è supportato da diverse agenzie ambientali in California.

 

Attualmente, dopo 4 anni dal mio arrivo a San Diego, ho conseguito la mia Green card e sono stabile in California. Sono stato inserito in tutti gli altri progetti in corso in Coastal Environments, lavoro a fianco di Hany nel monitoraggio delle lagune costiere o nella costruzione di uno dei più grandi reef artificiali degli Stati Uniti. Così come partecipo anche ai progetti minori per la valutazione degli impatti dell’innalzamento del livello marino nel sud della California.

Devo ammettere che spesso ripenso ai momenti a Ravenna e alle esperienze che il prof. Gabbianelli mi ha fatto fare che mi fanno essere molto orgoglioso di aver scelto l’UNIBO e principalmente Scienze Ambientali a Ravenna per il mio percorso accademico. Dopo aver visto la scena accademica qua in California io direi che anche se hanno più soldi per la ricerca, la vita, l’organizzazione e la qualità academica che ho trovato all’UNIBO è imparagonabile. Poi penso che l’integrazione tra città e università esistente all’UNIBO è quello che rende l’esperienza universitaria magica e indimenticabile. Questo è ciò che ho trovato a Ravenna.

 

 

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