Finalmente l’estate e con questa le meritate vacanze dopo una sessione estiva estenuante! Se sei anche tu studente di archeologia sai bene che non c’è tempo per riposare: chi dorme non trova reperti!
Da fine aprile inizi a guardare tutti i siti possibili alla ricerca di scavi, il lavoro inizia già li, confrontandoti con compagni di università per capire quali fare e come mandare la domanda.
Per non parlare delle crisi isteriche post-invio: “Avrò compilato bene tutti i campi? Perché il Professore ancora non risponde?”
Nel frattempo i tuoi amici ti prendono in giro organizzandosi per passare le vacanze estive in viaggio per il mondo, non sapendo in realtà cosa si perdono!
Scavare significa entrare in una dimensione parallela, dove tempo e spazio assumono una loro consistenza, ti sembra di vivere in un mondo diverso, fuori dal tempo.
La sveglia sempre prestissimo la mattina, soprattutto se hai il turno della colazione, con i postumi che continuano anche mesi dopo, quando ormai, abituato a dormire con il piccone accanto al letto, non ne puoi più fare a meno!
Il piccone non è l’unico compagno di stanza, solitamente accanto a te dormono almeno altre 25/30 persone, provenienti da tutta Italia e a volte da tutto il mondo…condivisione è la parola chiave.
Lo scavo porta con sé molte sorprese: nuovi amori e fine di vecchi, personaggi fuori dal comune come pericolosi matti (almeno uno sempre presente) e persone straordinarie. Le giornate non sono mai ripetitive, c’è sempre tanto da fare e poco tempo, dopo un inizio tranquillo con il passare dei giorni i ritmi divengono più serrati. Nonostante la fatica fisica e mentale il sorriso non manca mai, sguaiate risate dai settori sparsi per il sito squarciano il silenzio del bosco e come un’epidemia si ride tutti.
Il sito archeologico diventa la tua seconda casa e i compagni di scavo una piccola famiglia.
In tutte le buone famiglie si richiede collaborazione, si impongono quindi le faccende di casa, la più odiata: la pulizia dei bagni. Dopo esserti vestito come i personaggi di Breaking bad, ti metti all’opera con lo scopettone pensando: domani toccherà ad un altro, tiè!
Né la fatica, né la pulizia dei bagni smorzano i sorrisi, la sera dopo cena ci si riunisce sempre, ed il tempo sembra fermarsi, nonostante la sveglia presto la mattina, le chiacchiere fino alle 2.00 del mattino con risate al chiaro di luna non mancano mai.
“I miei ultimi 5 anni ho sempre scavato, ma non ho nulla da invidiare a chi ha viaggiato per il mondo, perché ogni scavo è un piccola scoperta!”
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