Tesi di laurea – Analisi e organizzazione delle fonti

di Angela Pellegrini

Nel post precedente abbiamo iniziato a parlare della ricerca delle fonti, arrivati a questo punto dovresti avere a disposizione un buon numero di libri, articoli di giornale, saggi. Se sei soddisfatto del numero di contributi che sei riuscito ad ottenere allora è arrivato il momento di passare alle fasi successive.

 

L’ANALISI DELLE FONTI

L’analisi delle fonti consiste nel leggere e capire il materiale raccolto.

Già dalla fase della lettura devi cominciare ad organizzare le informazioni di modo che sia più semplice, in seguito, recuperarle.

Come fare? Io uso un metodo che mi hanno insegnato per scrivere le relazioni, proverò a spiegartelo in brevi passaggi.

 

Leggi e sottolinea / evidenzia le cose più importanti

Questo già lo facciamo un po’ tutti quando prepariamo gli esami.

Usa i colori per segnalare l’importanza di un’informazione, ma non solo, cerca di ripensare l’organizzazione dei colori nell’ottica della scrittura della tesi, io ad esempio usavo un arancione acceso per le parti del testo che dovevo inserire come citazione diretta, e che quindi dovevo copiare così com’erano scritte, e il giallo per quei concetti che potevo parafrasare

 

Dividi il testo in paragrafi e dai un titolo ad ogni paragrafo

Cerca di dividere il testo in paragrafi e scrivere un breve titolo accanto ad ogni paragrafo che spieghi, in breve, di cosa parla.

Questo ti aiuterà, più avanti, a capire rapidamente di cosa tratta una pagina senza dover andare a rileggere il testo

 

Usa i post it per evidenziare i vari argomenti

In questo modo anche a libro chiuso potrai trovare subito dove sono le informazioni che cerchi, ad esempio usa i post it verdi per le parti che parlano di X, quelli gialli per quelle che parlano di Y e così via e se una pagina parla di più argomenti metti più post it

 

Sii costante nel metodo che scegli

Quando ti organizzi in un modo, applicalo a tutte le fonti, altrimenti non ha alcun beneficio. Se scegli di usare i post it di un determinato colore per un argomento usa sempre quello e potrai passare da un libro all’altro senza problemi.

 

Qualunque sia il modo in cui scegli di gestire l’analisi delle fonti, ricorda che l’obiettivo principale di questa fase è quello di trovare le informazioni che ti serviranno durante la stesura della tesi ed evidenziarle in modo che tu possa recuperarle rapidamente.

 

L’ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI

Se hai analizzato le fonti con successo è il momento di dare ordine a tutto questo materiale.

Prova a partire lavorando per argomenti.

 

Un file word per ogni argomento che tratti nella tua tesi

Per ogni argomento che tratti nella tua tesi crea un file word in cui ordinare logicamente, in modo da abbozzare un discorso, tutti i contributi riguardanti quell’argomento presi da tutte le fonti che hai a disposizione

 

Copia già le parti che vuoi citare letteralmente

Non è necessario che ricopi testualmente tutti i passaggi che vuoi usare, ma se ci sono pezzi che vuoi citare letteralmente, parola per parola, allora questo è il momento giusto per ricopiarli per intero.

Ricordati di inserire le informazioni necessarie da mettere in nota per una citazione corretta

 

Per i passaggi che dovrai parafrasare

Per quei passaggi che non vuoi citare testualmente, ma che intendi semplicemente parafrasare in un discorso tuo, puoi scegliere di non copiarli e semplicemente di inserire un riferimento alla fonte, con magari una breve indicazione di cosa parla il passaggio, giusto per non dimenticartene. In questo primo caso quando andrai a scrivere la tesi ti toccherà recuperare la fonte originale.

Oppure puoi copiare testualmente anche questi passaggi, sempre inserendo il riferimento alla fonte. In questo modo non dovrai più prendere in mano il testo originale, ma abbi cura di non fraintendere il discorso e di copiare con esattezza!

 

COSA HO FATTO IO A QUESTO PUNTO

Nello scegliere tra copiare tutto ciò di cui avevo bisogno oppure copiare solo le citazioni testuali io ho scelto la prima opzione, perché?

Semplice, per me è facile concentrarmi, per questo ho scritto la tesi nei posti e momenti più vari, a lavoro durante la pausa pranzo, in viaggio, nei mezzi pubblici. In queste condizioni per me era davvero scomodo portarmi dietro tutte le fonti che mi servivano (prova a sfogliare vari libri mentre sei in treno, magari senza neanche un posto in cui sederti, e mi darai ragione anche tu) e quindi ho deciso di ricopiare tutto, o quasi (anche io ho i miei limiti) su vari file word.

Ho iniziato questa impresa titanica a mano, dopo poco tempo mi sono resa conto, o meglio le mie mani doloranti mi hanno fatto gentilmente notare, come la cosa fosse un lentissimo e infattibile tormento, ma come risolvere la situazione? Ho cercato per un po’ qualcosa che potesse aiutarmi e devo dire che una soluzione l’ ho trovata!  È stata una soluzione piuttosto pratica, se non fosse che è stata leggermente costosa (quando ho fatto io l’acquisto non costava più di un centinaio di euro, ora i prezzi sono decisamente lievitati, sarà che stanno diventando più popolari!?).

Ecco questa non è una televendita, non sto cercando di sponsorizzarvi qualcosa, ma a me ha dato una grandissima mano, quindi vi rivelo la mia arma segreta: ho comprato una penna scanner!

Per chi non ne ha mai sentito parlare le penne scanner sono dei piccoli scanner portatili (a forma di penna). Li passi su un testo e ti scansionano le parole e le riportano su file word. Le più avanzate hanno vari dizionari al loro interno per facilitare la scansione ed hanno anche un’utilissima funzione di traduzione (scansioni un testo e lui te lo traduce automaticamente, a patto che entrambe le lingue, di partenza e di destinazione, siano presenti tra i dizionari).

Questo acquisto ha fatto davvero la differenza! Invece che digitare parola per parola è bastato far scorrere lo scanner sulla pagina.

Ci vuole una certa pratica, la maggior parte dei modelli scansiona una sola riga di testo alla volta, quindi, è necessario usare un movimento molto dritto, per non rischiare di mischiare le righe.

Inoltre, se vuoi investire in questo acquisto, ti conviene provare gli evidenziatori che usi sulla pagina prima di iniziare. Io mi sono trovata ad acquistare la penna quando già avevo finito l’analisi delle fonti, purtroppo lo scanner faceva fatica a distinguere le parole nelle parti di testo che avevo evidenziato in arancione, l’evidenziatore era troppo scuro! La situazione non è stata eccessivamente drammatica, è bastato correggere le parole scansionare in modo errato, ma se non hai ancora iniziato questa fase vale la pena aspettare e controllare questo aspetto.

 

TORNANDO A NOI

Alla fine di questo passaggio dovresti avere un file word per ogni argomento.

Ogni file word conterrà tutto il materiale che hai reperito sul tema, con i relativi riferimenti alle fonti da cui sono tratti.

Tutti questi passaggi aspettano solo di essere ordinati e collegati in modo da formare un discorso logico ed originale che parli a tutti della tua comprensione del tema.

Inoltre, ordinando i vari file word potrai vedere già un abbozzo dell’indice da usare per la tesi.

 

AL PROSSIMO APPROFONDIMENTO

Completa questa fase, noi ci vediamo al prossimo approfondimento su stile, struttura e layout della tesi!

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