Tirocinio a Vienna: istruzioni per l’uso

di Ilaria Paganoni

Tre borse di studio messe a disposizione da Fondazione Flaminia sono servite a tre laureande del corso di laurea in Science for the Conservation-Restoration of Cultural Heritage per preparare la loro tesi di laurea all’estero, a Madrid, a Berlino e a Vienna, attraverso un tirocinio svolto nei laboratori, centri di ricerca e istituti di queste città. Ecco l’esperienza di una di loro, Ilaria Paganoni.

“Credo che un periodo di studio o lavoro all’estero, sia da fare almeno una volta nella vita. Per anni ho sentito dire questa frase da amici e colleghi, ma non l’ho mai sentita come mia, io che all’inizio ho faticato persino a trasferirmi da Bergamo a Ravenna. Dopo 6 mesi di tirocinio a Vienna però, mi sento di essere cresciuta molto sia professionalmente che personalmente quindi ora non potrei che consigliarlo.

Ilaria con due colleghe

Vienna è una città meravigliosa, non ci ero mai stata prima di trasferirmici e nella mia testa era la città dei mercatini di Natale, ma arrivando a maggio, con un clima mite e delle giornate meravigliose, ho scoperto una città pulita, piena di parchi, stimolante, ricca di eventi di quasi ogni genere, culturalmente aperta, e con un servizio di mezzi pubblici invidiabile.

Prima di partire ero un po’ preoccupata per la lingua, oltre a danke e bitte non sapevo una parola di tedesco, e quindi speravo di sopravvivere con l’inglese almeno in ambito lavorativo, ma sono rimasta davvero sorpresa, di trovare una città dove chiunque, persino le persone anziane, lo capisce e lo parla senza problemi.

Essendo la mia prima esperienza all’estero, e non essendo io una persona esattamente coraggiosa, ho combattuto l’ansia pre-partenza organizzando il possibile con largo anticipo. Ho quindi consultato un blog utilissimo, ‘QuiVienna’, dove ho trovato consigli di ogni genere, dai documenti di residenza richiesti dallo stato austriaco, agli abbonamenti dei mezzi pubblici e agli impianti sportivi, fino ai siti dove cercare una ‘WG’, stanza in affitto.

Ero preparata: i 2 anni da studentessa fuori sede, tra alti e bassi, mi avevano forgiata alle situazioni più disparate e tutto è andato per il meglio. Ho trovato, in una casa carina condivisa con una ragazza, una stanza ammobiliata (gran parte delle stanze vengono affittate completamente vuote) e a 10 minuti a piedi dall’istituto…così dopo una chiacchierata via Skype con la futura coinquilina, l’ho confermata!

Riguardo l’esperienza didattica, sono venuta a Vienna per fare un tirocinio sul quale scrivere la tesi magistrale. La fase prima della partenza devo confessare non è stata esattamente semplice, dalla scelta dell’istituto/università dove svolgere questa esperienza, alle numerose e-mail per compilare i moduli richiesti rispettando le scadenze. Ad ogni modo, superato questo primo scoglio, posso dire che anche in questo caso, sono stata molto fortunata, sia per quando riguarda il progetto che l’ambiente di lavoro, l’Institute of Science and Tecnology Austria (Ista).

Il mio progetto di tirocinio riguarda uno studio di degradazione della pergamena nei manoscritti medievali con tecniche non distruttive (“Parchment degradation: artificial ageing experiments for the study of parchment degradation in Medieval manuscripts”). Un aspetto interessante del lavoro all’Ista è stata l’estrema libertà che ho avuto riguardo a come strutturare il progetto di ricerca, scegliendo parametri e condizioni di lavoro in laboratorio, come pure le analisi.

Inizialmente questa estrema libertà mi aveva disorientata perché, non avendo mai lavorato o studiato la pergamena, non potevo avere le conoscenze per strutturare un lavoro di questo tipo, ma grazie all’aiuto della mia tutor Federica Cappa, posso certamente dire che fare questa esperienza mi ha permesso di capire quanto mi piaccia fare ricerca.
Il lavoro è stato intenso e i sei mesi sono volati, e alla fine di questo percorso, posso essere davvero soddisfatta dei risultati ottenuti fino ad ora e ho già in mente ulteriori studi di ricerca che mi piacerebbe avere la possibilità di svolgere su questo progetto.

Per chi volesse trascorrere un periodo di studio/tirocinio a Vienna, mi sento di consigliare di consultare il blog QuiVienna e, se ne si ha il tempo, di frequentare un corso di tedesco, perché nonostante sia una lingua difficile e in un tempo breve come sono 6 mesi non ci si possa aspettare di parlarlo fluentemente, sono molto dispiaciuta di non averlo fatto, perché penso che possa aiutare ad immergersi ancora di più in questa esperienza!’

 

Foto di copertina: Sofia.Levina by Instagram

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