Le donne di Nino Bixio

di Iana Meisner

Gli ultimi otto anni della mia vita sono stati caratterizzati da una lunga lista di cambiamenti e trasferimenti. Dal momento in cui a 17 anni mi sono trasferita a San-Pietroburgo all’inizio del mio progetto di volontariato SVE a Ravenna, ho cambiato otto appartamenti (molti sempre a San Pietroburgo, ma in zone diverse). Ogni appartamento abbandonato prima di venire a Ravenna ha una raccolta di ricordi e di storie. Grazie alle mie molteplici esperienze di trasloco, ho capito che ogni casa ha il suo umore e carattere come se ci fosse uno spirito che abita lì e che gestisce come vanno le cose.

Vorrei dedicare questo articolo al migliore appartamento in cui abbia mai vissuto, l’appartamento di via Nino Bixio, e alle mie gentilissime coinquiline.

Se il nostro appartamento fosse una persona, descriverei il suo carattere così:
1. Solare e benevolo
I raggi del sole dalla grande finestra e un divano nella sala di pranzo rendono la casa molto accogliente. Tre anni fa ho avuto una bruttissima esperienza: ho vissuto in un appartamento con la finestra da cui non si aveva nessuna vista, ma solo il muro dell’altro edificio, perciò non avevo mai visto il sole da quella finestra e sognavo di vivere in una casa con finestre grandi. E adesso questo sogno è esaudito!
2. Molto creativo
Per capirlo basta guardare la grande raccolta di bottiglie sullo scaffale e l’imballaggio dalle uova di Pasqua sul muro (di cui avevo già scritto in un precedente post).
La raccolta delle bottiglie è stata iniziata da una ragazza che aveva abitato qui alcuni anni fa e che ha chiesto di continuarla per mantenere questa tradizione. E cosi mese dopo mese, anno dopo anno, la collezione si ingrandisce.
Grazie a questi piccoli dettagli mi vengono in mente tante idee creative. Questa casa mi ispira!
3. Intelligente e gentile
Nel nostro appartamento esiste proprio una magia che gestisce in modo eccellente lo spazio privato di ciascuno. Non c’è mai tanta gente a casa. Siamo in quattro, ma nonostante questo non ci disturbiamo l’una l’altra mai né in bagno, né in cucina, né nelle stanze da letto. Abbiamo orari diversi e non abbiamo mai problemi quotidiani.

Mi pare che tutte queste meraviglie siano un prodotto dell’energia positiva delle persone che hanno abitato qui e che hanno lasciato qui dentro un piccolo pezzo della loro anima.
Le mie coinquiline sono la dimostrazione che casa nostra attira solo persone del carattere descritto prima.
Le mie coinquiline sono studentesse. Sono molto intelligenti, responsabili e amichevoli.
Anna è una ragazza pugliese, Stefania proviene di un piccolo paese in Piemonte e Alessandra è marchigiana. E tutti insieme siamo una squadra che si chiama ‘le donne di Nino Bixio’ e dopo spiegherò il perché.

La prima impressione che ho avuto sulle mie coinquiline è basata sui tanti bigliettini, scritti con tenerezza e senso d’umorismo, che ho trovato in casa. Poi ho scoperto che la maggior parte di loro sono stati scritti da Betul, una volontaria SVE che ha fatto il suo progetto prima di me. Durante i primi giorni del mio soggiorno in via Nino Bixio, questi bigliettini e piccole scritte mi facevano sorridere e mi caricavano di emozioni positive.
Alcuni bigliettini mi sembravano cosi curiosi, che quel primo periodo di soggiorno per me è diventato un entusiasmante gioco di investigazione. Trovavo i bigliettini e facevo un sondaggio: “Chi ha scritto questa cosa, perché è stata scritta?”. È stato molto divertente, così ho imparato tante storie e ho conosciuto meglio le ragazze con cui vivo. Grazie alle mie coinquiline, ho trovato tutte le soluzioni agli enigmi dei bigliettini.

Ecco i più curiosi:
1. ‘Sono un brodo vegetale, usatemi!’
Ho trovato questo biglietto sopra lo scaffale con le bottiglie. Non ho capito niente. “Quale brodo? Dove? Brodo vegetale nascosto dentro le bottiglie del vino???”. Poi mi hanno raccontato che questo è un bigliettino di Betul, che aveva cucinato 5 litri di brodo e aveva lasciato un bigliettino vicino alla padella.
2. ‘Siamo turchi. Mangiateci!’. Anche questo messaggio è di Betul, e risale a quando lei aveva portato dei dolci da Turchia
3. ‘È necessario? Sei Sicura???’ Questa bellissima scritta si trova sul nostro frigorifero! Credo che questo davvero ci aiuti a non ingrassare.

4. Appena ho iniziato a vivere nell’appartamento, nella camera di una mia coinquilina ho trovato un collage con le foto delle ragazze dal nostro appartamento. Vicino a loro c’era anche una scritta “Le donne di Nino Bixio”. Perché ‘donne’ e non ‘ragazze’? Non lo so. Ma questo nome è diventato un nome informale della nostra piccola ‘squadra’.

Ad aprile anche Betul è venuta a trovarci e abbiamo fatto una foto di noi tutte per aggiornare la storia degli abitanti di casa nostra. Poi l’ho stampata e ora è attaccata al nostro frigo, sempre con la stessa scritta.


Anche adesso la tradizione dei bigliettini non è finita.

Durante le vacanze di agosto, Alessandra ci ha spedito una cartolina con i saluti dalle Dolomiti.
E leggendo questa cartolina, ci ho pensato di nuovo, a quanto sono fortunata d’abitare qui ed essere un membro della squadra delle ‘donne di Nino Bixio’!

Commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contatta il responsabile di quest'area?

Michela Casadei